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Life Under Griffon Wings

 

Cuada che non ha paura dei cieli sardi

19/01/2019

A inizio dicembre abbiamo liberato 11 nuovi individui provenienti dalla Spagna nell’ambito dell’azione di restocking che alla fine del 2019 vedrà un totale di 60 animali introdotti nell’area di progetto.
Prima di essere liberati gli animali vivono un periodo di acclimatazione in una voliera costruita e gestita dall’agenzia Forestas nella stazione di alimentazione di Monte Minerva (Villanova Monteleone). Questo tempo serve agli animali in cattività per interagire con i locali e permettere loro prima della liberazione un più facile insediamento nel territorio. Per seguirne gli spostamenti e il tasso di sopravvivenza rima della liberazione tutti gli esemplari pvengono muniti di doppio anello di riconoscimento e “marcati” singolarmente decolorando parte del piumaggio secondo uno schema che permette il riconoscimento individuale di ogni animale. All’osservazione visiva sul campo si aggiunge per alcuni di essi il monitoraggio satellitare grazie ad un GPS che viene posizionato con uno zainetto appositamente realizzato per lo scopo, sul dorso dell’animale. Dopo la liberazione alcuni di essi prima di stabilizzarsi nell’area di progetto subiscono un fenomeno noto in ecologia con il termine di dispersione che indica la tendenza di ciascuno di essi ad allontanarsi dal sito di nascita e dai suoi consanguinei (dispersal), in maniera temporanea o permanente, percorrendo spesso, in modo irregolare, lunghe distanze. Nei programmi di restocking del grifone molti di essi volano lontano dal sito di immissione e iniziano un viaggio che li porta a spaziare da una parte all’altra della nostra isola.
Cuada, un grifone femmina adulta, dall’11 dicembre scorso è tra i grifoni liberati quello più girovago sia in termini di distanze che di tempo trascorso in aree lontane dall’area di progetto.
Ha volato nei cieli della costa orientale fino al profondo sud della nostra isola per giungere nel territorio di Guspini dove ha sostato dal 3 gennaio fino allo scorso venerdì.
Un’area caratterizzata da allevamenti ovini e che ricorda geomorfologicamente il territorio dell’Extremadura (Spagna) dove l’animale è nato.
La presenza di Cuada non è passata inosservata attirando l’attenzione di molte persone che hanno potuto ammirarla facilmente nei piccoli voli di spostamento tra le collinette che interrompono di tanto in tanto la morfologia pianeggiante dell’area. I forestali delle stazioni di Guspini e Marrubiu hanno seguito quotidianamente e informato tempestivamente i responsabili del progetto sulle sue evoluzioni e spostamenti fino alla mattina di venerdì scorso dove l’animale ha ripreso il volo verso nord sorvolando la citta di Macomer vicina all’area di progetto. E quando tutti pensavano che finalmente il suo pellegrinaggio fosse terminato, Cuada ci ha stupito ancora e si è allontanata nuovamente dal Bosano per portarsi nella parte nord est della Sardegna. Tappa ad Olbia e poi San Teodoro e a questo punto chissà.
Buon volo dominatrice dei cieli della Sardegna e buona scoperta.