Il segreto di Cuada, grifone girovago
15/11/2019
"Dietro un miraggio c’è sempre un miraggio da considerare”. Per raccontare il viaggio di Cuada ci è venuto spontaneo affidarci ai versi di De Gregori. Quando questo grifone spagnolo alla fine del 2018 ha raggiunto la zona tra Guspini e Terralba, abbiamo pensato che il suo miraggio fosse una terra simile al suo paese di origine, l’Aragona.
Poi, mentre si ragionava sulla possibilità di attivare delle stazioni di alimentazione da quelle parti, il suo volo l’ha portata verso Nord nella zona tra Osilo, Martis e Laerru, e poi di nuovo a Sud passando per il Supramonte, dritta verso la zona dei Sette Fratelli. A questo punto ci siamo ricreduti e abbiamo iniziato a pensare che stesse cercando il posto migliore per fare il grande salto, varcare il mare e raggiungere la Spagna.
Col passare del tempo questa teoria ha perso coraggio e alla fine abbiamo pensato che la Sardegna, con le sue risorse trofiche e i luoghi silenziosi e tranquilli, fosse diventato un posto giusto per Cuada. Un giudizio avvalorato dal comportamento del grifone: sembrava sempre più residenziale nell’area di progetto, con sporadiche nuove perlustrazioni in tutto il territorio sardo. La curiosità è un motore di ricerca inarrestabile e quando abbiamo letto la pubblicazione di Orr Spiegel* e altri - che analizza le motivazioni della dispersione negli animali più erratici - abbiamo intravisto quel “nuovo miraggio da considerare” nelle azioni di Cuada.
Lei, in effetti, è unica: la sola femmina adulta liberata nell’azione di ripopolamento del 12 dicembre 2018. Ha quindi iniziato a frequentare i cieli della Sardegna prima della metà di dicembre, all’inizio della stagione riproduttiva. Nel gruppo di monitoraggio inizialmente balenò l’idea che Cuada potesse già riprodursi nella stagione in corso. Scartammo questa ipotesi perché nei tre mesi successivi Cuada girò in lungo e in largo la Sardegna senza passare dal Bosano e dall'Algherese, le aree dove si riproducono i grifoni.
Eppure, questa ipotesi rimane in piedi. Il miraggio inseguito da Cuada ha a che fare con la riproduzione: mentre stavamo ipotizzando che potesse nidificare nella stagione 2018-2019, davamo per scontato che Cuada avrebbe trovato un compagno. Ma per la letteratura scientifica non è così scontato. Generalmente la sex ratio naturale - cioè il numero di maschi e femmine in una popolazione - è di 50 e 50, con "deviazioni" spesso attribuibili alla casualità e a fattori ambientali. In una popolazione come quella sarda, piccola e con pochi scambi con il Continente, questa deviazione potrebbe aver causato il mancato "appuntamento" con un nuovo compagno.
Così il suo girovagare può essere interpretato, banalmente, come la ricerca di un partner. Un'ipotesi primitiva ma affascinante e più suggestiva delle precedenti. Un comportamento che affonderebbe la sua motivazione nell’istinto e non nella ragione.
Fra poco inizierà la nuova stagione riproduttiva: osservando le prime danze nunziali scopriremo se quel suo girovagare sarà stato proficuo. E se sarà l'inizio di una nuova storia da raccontare
*Moving beyond Curve Fitting: Using Complementary Data to Assess Alternative Explanations for Long Movements of Three Vulture Species, vol. 185, no. 2 The American Naturalist February 2015