Ripopolamento, si è integrato quasi il 90% dei grifoni "stranieri"
25/11/2019
Il ripopolamento (chiamato tecnicamente restocking) risultava l’azione più rischiosa del progetto Life Under Griffon Wings: l’elevata mortalità della popolazione del grifone non incoraggiava l’immissione di nuovi animali.
Prima di liberare nuovi individui era pertanto necessario creare le condizioni in Natura affinché gli animali liberati avessero maggiore successo. Per questo motivo il restocking dà anche una misura di quanto le azioni propedeutiche intraprese in questo senso abbiano avuto efficacia.
Ma aldilà di questi aspetti, un’azione di ripopolamento prevede la gestione e la cura di molti animali e il coinvolgimento diretto delle persone che ci lavorano, sia da un punto di vista professionale che umano.
Mantenere in cattività tanti animali necessita di voliere idonee, un approvvigionamento costante e rispetto nei mesi di preambientamento: un periodo che li prepara alla nuova vita in libertà.
Per fare una voliera ci vogliono un buon progetto e spazi idonei. È stata rivolta molta attenzione agli allestimenti interni, che sono stati ben organizzati per stimolare il volo nello spazio chiuso: un accorgimento necessario per consentire ai grifoni di mantenere la muscolatura tonica per il successivo involo. La costruzione di strutture di questo tipo richiede molto personale che spesso, per rispettare i temi stretti, lavora in condizioni difficili in faccia al Maestrale o sotto il sole cocente di luglio.
Dopo la costruzione c'è la fase di preambientamento: gli animali in voliera vanno continuamente monitorati per verificare il loro stato di salute e l'adattamento. In due diverse voliere, a Porto Conte e Monte Minerva, sono stati gestiti in tutto 63 animali. Alimentare un grifone necessita di molta biomassa: così è diventata importantissima la relazione con gli allevatori, che ha richiesto un lavoro straordinario da parte del Centro di recupero di Bonassai. Il personale di Forestas ha attivato numerose sinergie, per garantire una filiera di approvvigionamento consistente e costante.
Il personale dell’agenzia è stato impegnato quotidianamente nel ritiro di pecore dagli allevamenti convenzionati, rafforzando così, giorno dopo giorno, l’intesa con il comparto zootecnico.
In 4 anni sono state messe a disposizione oltre 19.466 kg di biomassa che corrispondono a circa 390 pecore salubri.
Ma, come spesso accade quando si lavora nella conservazione della natura, è la passione a fare la differenza. Una motivazione sincera e l' impegno ventennale del Centro a favore dei grifoni, non hanno tradito le aspettative. Questo lavoro esemplare è stato premiato dal risultato: quasi il 90% degli animali liberati si è perfettamente integrato con la popolazione.
Hanno preso il volo animali forti con un piumaggio perfetto e una muscolatura tonica. Regalando al territorio una speranza e a tutto il personale coinvolto una soddisfazione in più. Che si manifesta ogni volta alzando gli occhi al cielo compaiono Urinculè, Cuada, Pituabile, Cannisone e tutti gli altri che hanno conquistato una terra straordinaria e il cuore di noi sardi.