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Life Under Griffon Wings

 

Sono a Bosa ma potrebbero tornare in tutti i cieli sardi

05/05/2018

Il comportamento degli animali ci stupisce sempre. Nei primi giorni dopo la liberazione dei grifoni "stranieri", osservare a Porto Conte più di 15 animali in volo è stata un'esperienza che vorremmo fare sempre e per un tempo infinito.  Ma anche quando nei giorni successivi è iniziata la vera dispersione - conclusasi per tutti quelli col GPS a Bosa - abbiamo potuto ammirare le potenzialità intrinseca della terra sarda che nonostante il trascorrere del tempo mantiene una attrattività per questa specie.  

L’erratismo mostrato da alcuni di questi animali che hanno raggiunto costoni rocciosi che un tempo i loro antenati  conoscevano molto bene - come nel caso di Timidone che ha sostato per parecchi giorni nel Supramonte e Barca che invece ha esplorato altre aree come l’arcipelago di La Maddalena - sono da stimolo per continuare a lavorare insieme. Dobbiamo migliorare le condizioni ambientali e permettere un giorno a questi animali di riconquistare i cieli della Sardegna.

Voli esplorativi che fanno ben sperare ma che evidenziano ancora una volta le potenzialità di un territorio - quello del Bosano - che è stato capace di  conservare questa specie e che oggi grazie ai carnai aziendali ha reso gli allevatori protagonisti diretti della sua conservazione.

Il lavoro da fare è tanto. La specie, oltre alla carenza alimentare, risente di molte minacce la cui mitigazione dipende da quanto sapremo cambiare atteggiamento nei riguardi della natura, e da quanto la politica con i diversi piani urbanistici e industriali saprà lavorare in maniera lungimirante.

Quindi non deve stupire  il fatto che questi animali si siano tutti ritrovati insieme nell’area del Bosano e che alcuni di loro faranno ritorno a Prigionette: il richiamo della natura è sempre il più forte.