Urinculè che non aveva voglia di fare il grifone
30/04/2019
Urinculè è un grifone spagnolo di tre anni. È stato liberato nei cieli sardi lo scorso 13 settembre a Monte Minerva insieme ad altri 11 esemplari. Per noi osservatori poteva scegliere tra due comportamenti, quelli che avevamo visto adottare dai suoi fratelli "stranieri" dell'azione di ripopolamento: unirsi da subito alla popolazione locale o disperdersi spingendosi lontano dal loro circuito tradizionale per poi tornare, come attratti da una calamita, nell’area di progetto.
Urinculè si è inventato una terza strada - rimanere a Monte Minerva - che noi umani chiameremmo di prudenza o di pigrizia. Di prudenza perché è lì il cibo non manca mai visto che c'è un carnaio, è poco frequentato, è sicuro e video sorvegliato (anche se lui questo non può saperlo). Di pigrizia perché nonostante abbia assistito per tanti giorni al via vai degli altri grifoni, lui ha preferito temporeggiare e dormire sul tetto della voliera da cui ha preso la libertà.
La sosta prolungata è durata tre mesi poi, finalmente, il suo segnale Gps ha registrato una nuova posizione. A quel punto abbiamo pensato che fosse arrivato anche per lui il momento di osare. Ma una volta raggiunto il Bosano ha scelto di compiere solo piccoli spostamenti. Di nuovo si è affacciata la pigrizia. In un'unica occasione, e per breve tempo, ha abbandonato l’area mentre i suoi compagni di viaggio facevano il giro della Sardegna.
Tutto questo fino a pochi giorni fa. Perché anche i più pigri ogni tanto si lasciano trasportare dalla fantasia. E così anche Urinculè si è fatto portare da una corrente ascensionale sempre più in alto e ha conquistato per alcuni giorni la costa orientale dell'isola.
Non è mai troppo tardi per vivere come un grifone.