Il progetto prevede di mitigare la carenza alimentare attraverso la creazione di una rete di carnai aziendali, all'interno dell’area geografica di alimentazione di questa specie identificata dalla Regione Sardegna. La creazione dei carnai aziendali garantisce, infatti, il rispetto delle esigenze ecologiche della specie, permettendo allo stesso tempo agli avvoltoi di fornire i servizi ecosistemici che da millenni hanno caratterizzato il loro rapporto mutualistico con l’uomo.
A questo scopo, dopo aver identificato, in collaborazione con i servizi veterinari ASL competenti, gli allevamenti che ricadono all’interno dell’areale di cui sopra e che possiedono i requisiti sanitari previsti dalla normativa, verranno invitati gli allevatori interessati a presentare domanda di autorizzazione secondo la procedura messa a punto dal gruppo di lavoro del Servizio Sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare per la redazione del progetto sperimentale di alimentazione del Grifone con la costituzione di carnai aziendali.
Gli allevatori in questione riceveranno dal gruppo di progetto il supporto nelle procedure autorizzative e, al momento del rilascio dell’autorizzazione sanitaria, verrà dato loro in comodato d’uso gratuito un recinto elettrico al fine di poter recintare l’area trofica aziendale identificata. Successivamente, il gruppo di progetto monitorerà per i 5 anni successivi il funzionamento dei carnai aziendali in termini di carcasse rifornite, numero di avvoltoi che visitano il carnaio, e salubrità delle carcasse. Verrà in questo modo verificato se le carcasse vengono effettivamente smaltite della popolazione di Grifoni, se il suo stato di conservazione migliora in conseguenza della maggiore disponibilità alimentare e se l’allevatore rispetta i requisiti di salubrità non destinando al carnaio carcasse di animali precedentemente trattati con farmaci veterinari tossici per gli uccelli necrofagi. Verranno a questo scopo effettuati controlli sulle carcasse, in collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna, che accerterà la presenza di residui delle seguenti classi di farmaci: antibiotici (beta lattamici, tetracicline, chinolonici), AntiInfiammatori Non Steroidei, Antiparassitari Benzimidazolici e Avermectine.